Trabocchi voglia di scrivere e ti ritrovi a cancellare ogni cosa che ti viene in mente.
Ci sono così tanti pensieri che si accavallano e da cui non riesci a districarti.
Un labirinto di parole non dette e non scritte, solo pensate, che hanno voglia di uscire ma che rimangono dentro di te.
Continui a battere le dita sulla tastiera nella vana speranza che ad un certo punto qualcosa possa prendere forma, mentre il mondo fuori dalla tua stanza continua a girare nel suo moto perenne, così come le lancette dell’orologio. Gira tutto.
E tu? Rimani davanti ad uno schermo, a scrivere pensieri, così come vengono, mentre nelle orecchie permetti alle canzoni di darsi il cambio. Girano anche loro.
E ti viene in mente che sarebbe bello tornare bambina e giocare a Giro giro tondo
Casca il Mondo, Casca la Terra, Tutti giù per terra
Ma se la Terra cascasse dove andrebbe a finire?
Tanto non cadrà mai!
È vero, Lei continua a girare. Lei, piena di vita presa in prestito dagli esseri viventi, continua a girare mentre io me ne sto qui a scrivere e a chiedermi dove andremmo a finire se mai Lei si fermasse e precipitasse. Sai, sarebbe bello poter assistere ad una cosa del genere.
E poi? Poi finirebbe tutto, cadrebbe tutto nell’oblio, come se noi non fossimo mai esistiti, come se nulla ci fosse mai stato. Rimarranno l’Universo e le stelle che si sbeffeggeranno di noi, chiedendosi come è potuto accadere.
“Come hanno potuto gli Uomini credere che potessero essere eterni? Come hanno potuto rimandare e fermarsi quando avrebbero potuto correre? Come hanno potuto non combattere per le cose in cui credevano? Come hanno potuto lasciarsi andare?”
Ma l’Universo non lo sa. L’Universo e le sue stelle se ne stanno lì, distanti, nel loro mondo fatto di distaccata ironia e perfetta oscurità. Non sanno cosa significa avere dei sentimenti, cosa significa mettersi a ballare per un non nulla per poi cadere nel dolore.
Loro non lo capiranno mai cosa significa avere un labirinto di pensieri in testa.
E forse è meglio così.
Una sassolina
Capita anche a me, non batto neanche la tastiera proprio perchè oramai mi conosco e mi è difficile riuscire a estrapolare un pensiero di senso compiuto in questo mio uragano mentale. Sarà anche che sono molto pudico verso ciò che scrivo e comunico e questo non può che bloccarmi ulteriormente.
A volte una canzone dice tutto quello che ho da dire, a volte ci pensa il silenzio stesso. anche se mi piacerebbe poter fare una foto a questo uragano ogni tanto.
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